venerdì 30 agosto 2013

Il fotovoltaico in edilizia

 Le celle solari diventeranno presto un elemento strutturale in edilizia

L’edilizia è al centro, grazie alla ricerca, di un grande processo d’innovazione riguardante sia le modalità di lavoro sia i materiali. Una delle linee sulle quali si punta di più è la generazione fotovoltaica integrata negli edifici.
Oggi, dopo alcuni anni di sperimentazione nei quali si è provato con alterni successi l’utilizzo delle celle fotovoltaiche al silicio classiche come elementi strutturali, siamo in una fase nella quale per alcuni elementi si è riusciti a integrare le celle con degli elementi architettonici, mentre la prossima generazione del fotovoltaico guarda a prodotti molto più flessibili e innovativi che saranno in grado di offrire più possibilità sia sotto al profilo energetico, sia dal punto di vista architettonico.
Uno dei prodotti disponibili da subito e che utilizza i pannelli fotovoltaici tradizionali è il coppo fotovoltaico, utile per installare sul proprio tetto sistemi di piccola potenza. La superficie energetica utile è infatti circa il 30% rispetto a quella di un sistema fotovoltaico tradizionale. Questo sistema ha come vantaggio quello della totale integrazione architettonica. Si tratta di veri e propri coppi sui quali sono disposti dei piccoli pannelli fotovoltaici che è possibile collegare in stringhe al fine d’ottenere un vero e proprio sistema fotovoltaico come quelli classici, con il vantaggio che è possibile realizzare un impianto anche solo con la sostituzione dei coppi interessati e, quindi, con un rifacimento solo parziale della copertura.
Tutto questo potrebbe aprire nuovi segmenti di mercato. Tuttavia ciò che manca oggi è una stabilizzazione degli incentivi fiscali che faccia fare al fotovoltaico “edile” quel salto tecnologico e di scala che è stato fatto dal fotovoltaico classico.

Costruire sostenibile. In provincia di Firenze un esempio di scuola green

E' immersa nel verde del Parco Urbano dell'Ambrogiana ed è stata progettata secondo i criteri dell'edilizia sostenibile la nuova scuola di Montelupo Fiorentino. L'inaugurazione è prevista per sabato 7 settembre ed è attesa anche la presenza del ministro all'Ambiente Andrea Orlando.
Da un punto di vista ambientale rappresenta un modello per le tecnologie adottate e per le scelte operate: è stata posta una particolare attenzione all'orientamento degli edifici per garantire un'illuminazione solare adeguata al tipo di attività che vi si svolgono. La scuola è collegata al centro cittadini e ad alcune frazioni popolose attraverso la rete delle piste ciclabili: si riducono così anche le emissioni derivate dal traffico dei veicoli.
La struttura è interamente realizzata in legno. Grazie all'uso della geotermia e di un'edilizia avanzata da un punto di vista ambientale, l'edificio non è collegato con la rete del metano ed è energeticamente autosufficiente. Sono stati impiegati adeguati materiali isolanti che rendono l'edificio efficiente da un punto di vista energetico. È previsto un sistema di recupero delle acque meteoriche. È una scuola altamente innovativa anche da un punto di vista didattico. Il nuovo istituto comprensivo ospiterà 12 classi della elementari.
Tutte le aule della nuova scuola saranno dotate di una lavagna multimediale; inoltre saranno avviati progetti speciali di didattica collaborativa.
È stato un impegno importante per l'amministrazione, i tecnici del comune, le ditte che hanno realizzato l'opera, le insegnanti e la direzione scolastica, che hanno partecipato alla stesura del progetto.
La nuova scuola si configura come altamente all'avanguardia: è stata progettata assieme a coloro che la ''vivranno'' attraverso un percorso partecipato. Sono stati coinvolti 45 alunni, 73 insegnanti, 27 collaboratori scolastici, circa 40 nuclei familiari, oltre alle associazioni e alle cooperative del territorio.

venerdì 9 agosto 2013

Decreto Fare: ritorna la Scia per le modifiche alla sagoma degli edifici e scompare il Durt

Il Senato dice si' al testo modificato, che conferma anche l'obbligatorieta' dell'anticipo del 10% all'appaltatore e stabilisce tutele per i centri storici.
Con 190 voti favorevoli, 67 contrari e un astenuto ilSenato ha dato il via libera al provvedimento di conversione del "decreto-legge del fare", recante disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia (ddl n. 974). Adesso il testo torna all'esame della Camera, con il voto previsto alle 14 di venerdì 9 agosto.Tra le novità principali in materia edilizia, lasoppressione del Durt, il documento unico di regolarità tributaria, che era stato inserito durante l'iter di discussione del decreto legge alla Camera. Il Durt avrebbe introdotto la possibilità di eliminare la responsabilità solidale negli appalti privati nel caso in cui l'appaltatore, dietro richiesta all'Agenzia delle Entrate del suddetto Durt per via telematica, avesse verificato che il subappaltatore fosse in regola con gli adempimenti fiscali. Una proposta che aveva scatenato notevoli proteste da parte delle imprese, e che è stata cancellata tramite un emendamento,raccogliendo la soddisfazione di Ance e Rete imprese Italia.L'altra novità sostanziale, sempre al centro di forti polemiche nei giorni scorsi, è la reintroduzione della Scia, la Segnalazione certificata di inizio attività, per le ristrutturazioni che prevedano lamodifica della sagoma degli edifici, e non il volume. Vengono al contempo tutelati i Centri storici: i Comuni avranno tempo fino al 30 giugno 2014 per individuare le zone in cui la Scia per interventi di demolizione o ricostruzione che comportino modifiche della sagoma non può essere applicata. Se i Comuni non prenderanno per tempo tale decisione, sarà la Regione a dover adottare il provvedimento, o in alternativa un commissario ad hoc incaricato dal ministro delle Infrastrutture che definirà le aree in cui non si potrà procedere con la Scia.Chiarita anche la questione dell'anticipo del 10% dell'importo contrattuale in favore dell'appaltatore: la Camera durante la discussione ne aveva introdotto la possibilità, di fatto eliminando il divieto all'anticipazione del prezzo previsto dalla legge Merloni. Nel testo approvato dal Senato è stato incluso un emendamento, approvato dai gruppi di maggioranza e dal Governo, che sostituisce la dicitura 'è possibile' con 'è prevista', rendendo di fatto obbligatoria la corresponsione dell'anticipo, e soprattutto eliminando la condizione posta dalla Camera per cui l'anticipazione si sarebbe pagata “purché la stessa sia già prevista e pubblicizzata nella gara di appalto”. L'amministrazione pertanto non potrebbe più aggirare ora l'istituto reintrodotto limitandosi a non segnalarlo nel bando di gara.

giovedì 8 agosto 2013

Villa Baie: una lussuosa villa con vista panoramica in Costa Azzurra

A pochi chilometri dal confine italiano una residenza con piscina, solarium e interni da favola. 

Villa Baie una lussuosa villa con vista panoramica in Costa Azzurra

A pochi chilometri dal confine italiano e a soli 15 minuti da Monaco, in Costa Azzurra (Francia), è in vendita una lussuosissima villa con vista panoramica su Cap Ferrat e sulle acque cristalline del litorale francese, a ridosso delle Alpi Marittime. Villa Baie – questo il nome della proprietà - si trova a Villefranche-sur-Mer (Villafranca Marittima), una rinomata località turistica della Provenza.
Villa Baie una lussuosa villa con vista panoramica in Costa Azzurra

Villa Baie una lussuosa villa con vista panoramica in Costa Azzurra

Villa Baie si sviluppa su tre livelli collegati da ascensore interno ed è in grado di ospitare fino a 10 persone in 5 camere da letto (ognuna con bagno privato). Gli esterni sono impostati conampie terrazze solarium arredate e una piscina a sfioro riscaldata, che si estende di fronte al mare con un ampio giardino verde. Il livello della piscina è impostato come un grande club con spiaggia attrezzata e una stanza di servizio per lo staff.
Villa Baie una lussuosa villa con vista panoramica in Costa Azzurra

Villa Baie una lussuosa villa con vista panoramica in Costa Azzurra

Villa Baie una lussuosa villa con vista panoramica in Costa Azzurra

Villa Baie una lussuosa villa con vista panoramica in Costa Azzurra

Villa Baie una lussuosa villa con vista panoramica in Costa Azzurra

Il design degli interni, sulla base di monocromi e colori neutri bagnati dalla luce del sole,trasuda eleganza e stile. Al piano superiore si ha la suite padronale con bagno e spogliatoio e altre due camere da letto, tutte con accesso alla terrazza. Sotto si ha un ampio soggiorno con sala da pranzo, una cucina professionale, un bagno a giorno e due camere.

Villa Baie una lussuosa villa con vista panoramica in Costa Azzurra

Villa Baie una lussuosa villa con vista panoramica in Costa Azzurra

Villa Baie una lussuosa villa con vista panoramica in Costa Azzurra

Villa Baie è dotata infine di un sofisticato sistema di sicurezza e di un parcheggio con tavolo peer auto girevole e garage.

Villa Baie una lussuosa villa con vista panoramica in Costa Azzurra

Villa Baie una lussuosa villa con vista panoramica in Costa Azzurra

Villa Baie una lussuosa villa con vista panoramica in Costa Azzurra

Villa Baie una lussuosa villa con vista panoramica in Costa Azzurra

Villa Baie una lussuosa villa con vista panoramica in Costa Azzurra

Il prezzo di vendita è disponibile su richiesta.
Fonte: www.leotrippi.com
Copyright foto: Leo Trippi

Mercato immobiliare residenziale: focus su Firenze

Il Centro studi di Casa.it ha preso in esame l'andamento della domanda e dell'offerta e l'andamento dei prezzi negli ultimi dodici mesi, da luglio 2012 a luglio 2013.
Il Centro studi di Casa.it ha preso in esame l’andamento della domanda e dell’offerta e l’andamento dei prezzi degli immobili residenzialinegli ultimi dodici mesi, da luglio 2012 a luglio 2013.Nel primo semestre dell’anno è proseguita a livello nazionale la flessione delle compravenditedelineatasi nel 2012, con un calo stimato dal 14% al22% rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso.
Il quadro della situazione, tuttavia, non è tutto a tinte fosche. Nelle principali città italiane, infatti, il mercato ha dato segnali più positivi rispetto alla tendenza generale, soprattutto in termini di domanda cresciuta a ritmi maggiori rispetto allo stesso periodo del 2012. Dai dati del Centro Studi di Casa.it emerge la mappatura aggiornata deiquartieri emergenti di MilanoRomaTorino,BolognaFirenze e Napoli. Si tratta di zone dove gli scambi hanno ripreso una certa vivacità nonostante la difficoltà di trovare un punto di incontro tra le quotazioni proposte dall’offerta e i prezzi che la domanda è disposta a pagare.
Firenze, dopo aver visto alla fine del 2012 le compravendite di abitazioni calare nuovamente di altri 25 punti percentuali, alla fine del primo trimestre di quest’anno ha registrato una discesa del 4%la minore fra tutte le grandi città italianeMale invece la provincia di Firenzeche anche nel primo trimestre 2013 ha visto gli scambi scendere di altri 15 punti. Un dato significativo dice che le compravendite di abitazioni sostenute da mutuo è passato dal 70% del 2011 al 35% del 2013. La quota di copertura media del mutuo sul valore dell’immobile si è invece stabilizzata al livello 60-65%.
Nel capoluogo toscano è soprattutto la domanda di standing alto che si sta muovendo maggiormente sul mercato puntando alle zone pregiate di Boboli e Poggio Imperiale, ma interessando anche l’area di Settignano. Si tratta, però, di un mercato piuttosto di nicchia, formato in gran parte da ville o immobili bifamiliari con giardino e, talvolta, anche piscina. I prezzi sono in linea con il profilo degli immobili, vale a dire spesso superiori ai 5.000 euro al mq.
I prezzi hanno già dato precisi segnali di ridimensionamento (la media dopo i primi sei mesi del 2013 è di un calo del -6,5% per tutte le zone) dopo un periodo di stagnazione che ha bloccato ulteriormente il mercato. Dai massimi del 2008 la città ha visto in media perdere almeno il 25% del valore delle sue abitazioni. Le zone in cui si registra una ripresa di domanda, oltre a quelle citate, sono quelle del Lungarno Ferrucci e Donatello, considerate aree semicentrale di livello pregiato. In questa macroarea i valori minimi partono dai 3.500 euro al metro quadro sino ai massimi oltre i 4.500 euro al metro.
L’analisi dei principali indicatori conferma che il mercato residenziale fiorentino rimane ancora in una fase di ciclo negativa, ma con alcuni piccoli segnali che potrebbero far ipotizzare almeno una frenata dell’emorragia di scambi degli ultimi anni. Rispetto alla fine del 2012 oggi il divario medio fra i prezzi attesi da chi vende e quelli di chi compra è del 16,4%, il che significa che rispetto all’estate 2012 la forbice si è ridotta di circa 3 punti percentuali.
Il 65% della domanda ricerca un’abitazione fra centro e semicentro, il 10% si rivolge alle aree di maggior pregio, il restante 25% si divide fra periferia ed hinterland. A questo proposito occorre considerare che nel caso di Firenze l’hinterland è caratterizzato da una elevata qualità media: ad esempio nel caso delle abitazioni ubicate sulle colline vicine alla città i prezzi di vendita sono compresi fra i 3.500 e i 6.000 euro al mq.
In relazione alle dimensioni delle abitazioni la domanda nel 40% dei casi ricerca mono e bilocali con una metratura massima di 60 mq, un altro 40% chiede tagli dai 60 ai 110 mq ed il restante 20% è interessato a superfici di oltre 110 mq.Particolarmente elevata (59%) la richiesta di abitazioni in discreto stato manutentivo mentre la domanda per abitazioni  di nuova costruzione rappresenta il 30% del mercato, una misura inferiore a quella rilevata su altre realtà urbane ma in linea con l’offerta presente in città.
L’87% degli acquisti è finalizzato all’uso diretto dell’abitazione mente nel 13% dei casi si tratta di un investimento. Nell’85% dei casi chi acquista è già proprietario di una prima casa; per il 15% si tratta di neo acquirenti.

mercoledì 7 agosto 2013

Il lastrico solare non è soggetto all’Imu

Nuove delucidazioni dal Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia

Il Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia ha chiarito che un lastrico solare utilizzato per la realizzazione di un impianto fotovoltaico a servizio dell’efficientamento energetico di un immobile non può essere considerato un’area edificabile e quindi non è soggetto a IMU. Lo stesso vale per tutte le altre categorie “fittizie”.

La base imponibile dell’IMU (secondo l’articolo 13 del DL 201/2011 convertito nella Legge 214/2011) è costituita dal valore dell’immobile. Qualsiasi bene immobile deve essere individuato secondo le regole catastali, ossia mediante l’identificativo della mappa per le aree a cui può essere aggiunto il subalterno per le unità immobiliari ivi ubicate. Ne consegue che ogni valutazione patrimoniale o reddituale relativa ad un immobile deve tener conto della delimitazione e della forma di ciascuna particella o unità immobiliare. Quindi un immobile può essere qualificato come area edificabile secondo quanto stabilito dall’articolo 2 del DM 28/1998. Di conseguenza, la base imponibile è data dal valore della stessa, oppure, in caso contrario, dalla rendita catastale associata a ciascuna unità immobiliare realizzata sull’area, incrementata del 5% (come previsto dall’articolo 3, comma 48, della Legge 662/1996, e poi moltiplicata per i coefficienti stabiliti dall’articolo 13, comma 4, del DL 201/2011).
In riferimento al lastrico solare, esso può essere inquadrato tra le categorie fittizie (F1 = area urbana, F2 = unità collabenti, F3 = unità in corso di costruzione, F4 = unità in corso di definizione ed F5 = lastrico solare) che sono quelle che, pur non previste nel quadro generale delle categorie (in quanto ad esse non è associabile una rendita catastale), sono state introdotte per permettere l’accatastamento di unità particolari (lastrici solari, corti urbane, unità in via di costruzione ecc...) con la procedura Docfa.
Il lastrico solare è associato, salvo eccezioni, ad un edificio che ospita una o più unità immobiliari e, ai fini della valutazione del lotto, occorre tenere conto delle sole potenzialità edificatorie già espresse attraverso l’edificazione già attuata.
Dunque i lastrici solari sono parte integrante dell’edificio esistente e quindi concorrono alla determinazione complessiva delle rendite catastali delle unità immobiliari facenti parte dell’edificio stesso. Tali rendite costituiscono l’elemento principale per l’individuazione della base imponibile utile ai fini dell’IMU.

venerdì 2 agosto 2013

Clerkenwell Loft: design semplice ed elegante nel cuore trendy di Londra

Uno spazio versatile, moderno e minimalista dall’anima funky: il progetto di KMK Architects.


Clerkenwell Loft design semplice ed elegante nel cuore trendy di Lond

Lungo Pear Street, a Clerkenwell - uno dei quartieri più trendy nel cuore di Londra – è stato progettato un loft contemporaneo dal design semplice ed elegante. Il Clerkenwell Loft si configura come uno spazio moderno e versatile dal disegno minimalista, ma con un’animafunky. Autore del progetto è lo studio londinese KMK Architects Ltd.

Clerkenwell Loft design semplice ed elegante nel cuore trendy di Lond

Clerkenwell Loft design semplice ed elegante nel cuore trendy di Lond

Il loft si sviluppa su tre piani collegati da una scala in acciaio che attraversa il centro del palazzo. Tutti gli ambienti sono rivolti verso sud, dove ci sono terrazze all’aperto. L’appartamento ha soffitti alti con pavimenti al soffitto grandi finestre in grado di far entrare all’interno abbondante luce naturale.

Clerkenwell Loft design semplice ed elegante nel cuore trendy di Lond

Clerkenwell Loft design semplice ed elegante nel cuore trendy di Lond

Clerkenwell Loft design semplice ed elegante nel cuore trendy di Lond

Il piano terra ospita una camera doppia con bagno en suite e una cucina (una sorta di locale annesso), una sala cinema con biliardo e un atrio con vasca idromassaggio. Il primo piano è composto da un grande salone con soggiorno, cucina, area pranzo e ingresso che conduce su una terrazza panoramica. Il piano superiore dispone di una camera con spogliatoio e bagno provato, una lussuosa master suite con accesso diretto alla propria terrazza sul tetto.

Clerkenwell Loft design semplice ed elegante nel cuore trendy di Lond

Clerkenwell Loft design semplice ed elegante nel cuore trendy di Lond

Clerkenwell Loft design semplice ed elegante nel cuore trendy di Lond

Clerkenwell Loft design semplice ed elegante nel cuore trendy di Lond

Clerkenwell Loft design semplice ed elegante nel cuore trendy di Lond

Clerkenwell Loft design semplice ed elegante nel cuore trendy di Lond

Il design degli interni è elegante e semplice e fa largo uso di linee pulite e accenti di coloreper creare contrasti tra le diverse aree del loft. Ad esempio, il tavolo da biliardo color giallo brillante crea un punto focale nella stanza, mentre il blu (colore complementare) collega la zona del gioco alla zona di seduta, caratterizzata da tinte neutre e da un tappeto di pelle di mucca marrone e bianco. Le luci a LED e le macchie di colore aggiungono carattere all’appartamento.

Clerkenwell Loft design semplice ed elegante nel cuore trendy di Lond

Clerkenwell Loft design semplice ed elegante nel cuore trendy di Lond

Copyright foto: KMK Architects Ltd

Mercato immobiliare residenziale: focus su Roma

Il Centro studi di Casa.it ha preso in esame l'andamento della domanda e dell'offerta e l'andamento dei prezzi negli ultimi dodici mesi, da luglio 2012 a luglio 2013.

Il Centro studi di Casa.it ha preso in esame l’andamento della domanda e dell’offerta e l’andamento dei prezzi degli immobili residenzialinegli ultimi dodici mesi, da luglio 2012 a luglio 2013.Nel primo semestre dell’anno è proseguita a livello nazionale la flessione delle compravenditedelineatasi nel 2012, con un calo stimato dal 14% al22% rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso.
Il quadro della situazione, tuttavia, non è tutto a tinte fosche. Nelle principali città italiane, infatti, il mercato ha dato segnali più positivi rispetto alla tendenza generale, soprattutto in termini di domanda cresciuta a ritmi maggiori rispetto allo stesso periodo del 2012. Dai dati del Centro Studi di Casa.it emerge la mappatura aggiornata deiquartieri emergenti di MilanoRomaTorino,BolognaFirenze e Napoli. Si tratta di zone dove gli scambi hanno ripreso una certa vivacità nonostante la difficoltà di trovare un punto di incontro tra le quotazioni proposte dall’offerta e i prezzi che la domanda è disposta a pagare.
Roma, il mercato residenziale nel centro storico, pur registrando forti cali negli scambi, ha comunque fatto segnare delle note positive in alcuni quartieri. In particolare, l’attenzione  dei potenziali acquirenti con budget disponibili superiori ai 700.000 euro si concentra nelle aree limitrofe aTrevi, Corso Plebiscito e Piazza Barberini. In queste aree, il key market price varia fra i 9.000 e i 10.000 euro al mq, mentre il differenziale fra il prezzo di chi vende e il prezzo di chi vuole comprare è del 7,5%, ovverosia circa 8 punti più basso rispetto alla media della Capitale.
Il mercato romano, tuttavia, si muove anche su altri quartieri. Ad esempio, il Centro Studi di Casa.it ha rilevato scambi in crescita nei quartieri periferici dell’area Prenestina – Tor Sapienza e Tor Cervara all’interno del GRA nella zona est del Comune di Roma. È positivo anche il mercato delle compravendite sugli assi di Via Tuscolana e della Via Appia, soprattutto nelle vicinanze delle fermate della metropolitana. Anche in queste aree la domanda di abitazioni risulta in crescita rispetto all’anno scorso, nonostante l’offerta non sia certamente bassa.
Nel complesso, la distanza fra i prezzi di domanda e offerta a Roma rimane sempre sopra il 14%, con la conseguenza di rendere particolarmente lunga e laboriosa la fase della contrattazione. “Il gap tra i prezzi di domanda e offerta non aiuta certo a velocizzare le trattative” - commenta Daniele Mancini, amministratore delegato di Casa.it -. Il prezzo al metro quadro a cui si potrebbe oggi arrivare per dare maggiore velocità al mercato si situa intorno ai 4.000 euro per la parte più prossima al centro città, per scendere del 25% procedendo verso l’esterno”.

giovedì 1 agosto 2013

Locazione immobili, abolito il modello per la comunicazione dati catastali

Con il provvedimento 93116 del 31 luglio 2013 l'Agenzia delle Entrate ha soppresso il modello di comunicazione dei dati catastali per le cessioni  risoluzioni e proroghe dei contratti di locazione o affitto di beni immobili.

Si tratta del Modello CDC (modello CDC), approvato il 25 giugno 2010 per la  comunicazione, in forma cartacea presso l'ufficio dell’Agenzia delle entrate, dei dati  catastali nei casi di cessioni, risoluzioni e proroghe, anche tacite, dei contratti di  locazione o di affitto di beni immobili è soppresso.

Il modello CDC viene dunque sostituito dal modello 69 approvato il 7 aprile 2011.

Integrato con informazioni necessarie ai fini della  comunicazione dell’opzione per l'esercizio del regime della cedolare secca, dunque, il modello 69 può sostituire il modello CDC per gli adempimenti ad esso connessi.

L'indicazione dei dati catastali degli immobili è eseguita mediante  presentazione, presso l'ufficio dell’Agenzia delle Entrate, del modello 69 in forma  cartacea anche nei casi di cessione, risoluzione e proroga.

Permane l’indicazione dei dati catastali nella registrazione telematica dei contratti di locazione e di  affitto di beni immobili, nonché nei versamenti telematici delle imposte relative alle proroghe, alle cessioni e alle risoluzioni dei suddetti contratti, secondo le modalità  indicate dagli allegati tecnici bis e quater del decreto direttoriale 31 luglio 1998.