martedì 9 settembre 2014

Tasi, ecco i costi. Per 7 famiglie su 10 più cara dell'Imu

L'aggravio se si hanno figli e redditi. due terzi dei Comuni hanno fissato le aliquote della nuova tassa sulla casa. Livelli massimi nei capoluoghi, giù nelle metropoli. Penalizzati i contribuenti dei Comuni che avevano tenuto bassa l'Imu sulla prima casa.

Un'aliquota media del 2,46 per mille per la Tasi ci dice che la nuova tassa sulla casa è ai massimi in molti Comuni. E che il confronto finale con l'Imu del 2012 riserverà parecchie sorprese, in negativo. Nelle 69 città capoluogo che hanno sin qui già pubblicato le aliquote, parecchie hanno spinto la nuova tassa sulla prima casa non solo al tetto massimo del 2,5 per mille, ma le hanno aggiunto anche la coda dello 0,8 addizionale, quella prevista dalla legge per finanziare le detrazioni. Questa è stata difatti la scelta di molti grandi municipi e di numerosi piccoli centri, se la media dà appunto quel 2,46. Non è un caso se Bologna, Firenze, Genova, Napoli, Torino, Venezia, Bari, Catania sono al 3,3 per mille (somma di 2,5 e 0,8). Il massimo del massimo. Con tutta evidenza, una scelta obbligata di quei sindaci per preservare almeno parte del gettito che l'Imu assicurava loro con un'aliquota dal 4 per mille in su. Anche Roma e Milano non sono da meno, con la Tasi al 2,5 per mille. Il punto è che la nuova tassa sul mattone si distribuisce in modo diverso dalla vecchia. Se la torta è la stessa (il gettito), ora versano di più gli immobili con rendite catastali medio-basse, le famiglie con figli, le città che prima avevano un'Imu bassa. 

Fonte: http://www.repubblica.it/economia/2014/09/09/news/tasi_ecco_i_costi_per_7_famiglie_su_10_pi_cara_dell_imu-95317371/?ref=HRER2-1

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